Da bambino ero ingegnoso e creativo: mi intrattenevo per lungo tempo smontando oggetti per capire come fossero fatti.
Ho sempre avuto la passione per la musica e mi sono avvicinato alla chitarra all’età di 10 anni, frequentando svariati corsi e maestri di chitarra.
All’età di 16 anni mi divertivo a smontare e rimontare la mia prima Stratocaster, a modificarla, poi a realizzarne alcune parti. Cominciavo a capire che quell’interesse nato quasi per gioco si stava trasformando in qualcosa di più. Con passione, nasceva in me la voglia di acquisire conoscenze e competenze specifiche, intravedendo la possibilità di un futuro da artigiano.
Inizio perciò a studiare liuteria e prendo contatto con alcuni liutai di zona. Qualche tempo dopo mi iscrivo alle scuole tecniche San Carlo di Torino, sezione “Restauro Ligneo”.
Durante questa esperienza conosco colui che diventerà il mio “maestro d’arte”, Giovanni Quaranta. Il maestro, Minusiere e restauratore, mi insegna ad estrapolare dal suo mestiere le tecniche utili al mio.
Il mio percorso formativo è perciò molto legato al restauro, che mi ha insegnato il rispetto per “l’opera”.
Per questo motivo nel mio laboratorio gli strumenti, siano essi economici o di pregio, vengono trattati tutti con la stessa cura. Cerco di rendere ogni strumento performante al massimo, andando a lavorare su quei particolari che fanno la differenza.
Dall’inizio del mio percorso sono cresciuto molto dal punto di vista professionale e continuo a farlo, perfezionandomi e sperimentando. Ad oggi ho elaborato una mia filosofia di lavoro basata su principi progettuali ed etici peculiari.