La mia filosofia di lavoro

Artigianalità

Durante gli anni ho elaborato una mia personale filosofia di lavoro che si intreccia con i miei valori personali e che amo condividere con chi già si è affacciato a questo mondo e proporre a chi non lo conosce ancora.

Ho sempre concepito il lavoro artigianale con l’idea “romantica” dell’artigiano di bottega. Per questo baso il mio lavoro sui seguenti principi metodologici.

NO progettazione con CAD
NO utilizzo di macchine a controllo numerico
NO assemblaggio di semi-lavorati

NO progettazione con CAD

Realizzo i progetti dei miei strumenti su carta, a mano, con matita, gomma e tecnigrafo. Questo permette alla mia creatività di emergere in maniera naturale, senza filtri e senza le influenze/facilitazioni di un computer. Inoltre, non utilizzando macchine a controllo numerico, non vi è la necessità di progettare su supporti digitali.

NO macchine a controllo numerico

I miei lavori sono realizzati in maniera artigianale. In questo modo perfeziono sempre di più le mie abilità manuali e doti di elasticità mentale, estremamente utili anche nei lavori di riparazione e personalizzazione.
Nella realizzazione dei miei strumenti non utilizzo macchine a controllo numerico computerizzzato (CNC) per mantenere il rapporto diretto-fisico con la materia. Al contrario, non avrebbe più senso parlare di strumenti artigianali realizzati a mano.

NO assemblaggio di semi-lavorati

Nel mio laboratorio non vengono impiegati semi-lavorati acquistati da produzioni esterne, neanche in caso di repliche di strumenti già esistenti. Gli strumenti che realizzo nascono dal materiale grezzo, partendo dalla tavola (fetta di tronco) e giungendo via via al prodotto finito. Conosco così ogni singolo centimetro dei miei lavori e con questo posso assicurare qualità e un’adeguata assistenza anche in seguito.

Principi progettuali

Gli strumenti musicali nascono per essere…suonati! È per questo che le mie scelte progettuali tengono conto in primis di acustica, funzionalità ed ergonomia, principi che si mescolano nel determinare l’estetica dello strumento e non viceversa. I miei strumenti sono innanzitutto “di contenuto”, sono concepiti per suonare senza l’aiuto dell’hardware: come sono solito dire “suonano di pancia”, li senti vibrare sullo stomaco. Nonostante ciò, trattandosi di strumenti elettrici, la componente elettronica è molto importante e viene progettata con cura per non snaturare il suono e la timbrica dello strumento.

ACUSTICA

Per ottenere la migliore resa acustica, la scelta delle essenze lignee da abbinare fra di loro avviene con cura ed attenzione, in modo da enfatizzare alcune frequenze piuttosto che altre, a seconda del tipo di strumento che voglio ottenere.

Massima attenzione è data alla realizzazione di incastri, giunzioni e incollaggi delle parti dello strumento affinchè la dispersione di vibrazione sia minima.

Le verniciature leggere proteggono lo strumento senza smorzare le vibrazioni in modo da non compromettere l’acustica.

FUNZIONALITÀ/ERGONOMIA

L’esclusiva bellezza estetica di uno strumento non corrisponde necessariamente a comfort di utilizzo e suonabilità. Fondamentali per uno strumento sono perciò la funzionalità e l’ergonomia.

Gli strumenti Liuteria Russo sono caratterizzati perciò da:

Ottimo bilanciamento di peso tra corpo e manico, essenziale per la comodità/suonabilità dello strumento, che non affatica così gli arti.
Particolare facilità di accesso agli ultimi tasti ed al trussrod, in modo che la sua regolazione sia precisa e semplice da gestire anche con le corde in tensione.
Manici progettati e realizzati per risultare comodi ed ergonomici, ideali sia per le diteggiature veloci, sia per un uso più moderato della tastiera.
Precisione e cura nella rifinitura e smussatura dei tasti che risultano lisci e senza asperità.
Smussature e svasature appositamente progettate per rendere più confortevole lo strumento anche nell’utilizzo intenso e prolungato.

ELETTRONICA

La parte elettronica di uno strumento elettrico riveste una notevole importanza, ma può rischiare di stravolgerne le caratteristiche timbriche. Per questo motivo, a mio avviso, l’elettronica deve esaltare il più possibile le proprietà acustiche che lo strumento effettivamente possiede (come uno strumento acustico) e non produrne di artificiali, laddove non ne esistono.

Per questo realizzo cablaggi acusticamente più “trasparenti” possibile, silenziosi, ma anche durevoli nel tempo, grazie a materiali e componenti di ottima fattura.

I pickups marchiati Russo sono anch’essi artigianali, vengono avvolti a mano su di una bobinatrice e sono realizzati in maniera tale da non snaturare il suono dello strumento, ma semplicemente amplificarlo.

Quando per esigenze diverse si sceglie di utilizzare pickups di altri marchi, vengono installati comunque prodotti di altissima qualità.

Tutto ciò fa comprendere come le scelte progettuali non siano casuali, ma animate da logiche sorrette da molteplici competenze. La conoscenza della timbrica naturale del legno, l’abbinamento della giusta elettronica, la messa in relazione con principi di ergonomia e con la ricerca della massima funzionalità sono punti progettuali fondamentali che si amalgamano fra di loro e che sono completati dalle scelte estetiche per dare vita ad uno strumento unico.

Etica ecologista

Ho la “folle tendenza” a pensare che anche il gesto del singolo possa contribuire a cambiare qualcosa sul nostro pianeta. E’ per questo che, non solo nella mia vita personale, ma anche in quella lavorativa seguo alcuni principi di sostenibilità ed ecologia che caratterizzano in modo peculiare le mie produzioni artigianali.

Il mestiere artigiano, inoltre, si colloca già di per sé in questo tipo di ottica perché è un lavoro sempre “su piccola scala”, che non richiede ingenti quantità di risorse dalla natura e che difficilmente può compromettere gli equilibri ambientali, ma non dovremmo per questo pensare di non contribuire in alcun modo.

Nel mio laboratorio utilizzo perciò

MATERIALI NATURALI

Per la realizzazione dei miei strumenti scelgo solo materiali naturali, che, per quanto possibile, si inseriscano in cui circuito di sostenibilità e di riciclabilità. Tale decisione va nella direzione della tutela del pianeta e della salute umana, che alla lunga può essere anche compromessa dall’utilizzo e dal contatto prolungato con materiali sintetici.

Il LEGNO viene selezionato con cura presso fornitori locali. Le piante vengono tagliate nel momento dell’anno più idoneo e vengono fatte stagionare in modo sostenibile, ovvero all’aria (come da tradizione), senza ricorrere a macchinari. Il processo è lento, dura anni, ma assicura la stabilità della materia prima, sia a livello meccanico che acustico.

METALLI, OSSO ANIMALE, MADREPERLA, CONCHIGLIA sono altri elementi essenziali nelle mie lavorazioni e contribuiscono non solo alla resa acustica, ma anche all’unicità di ogni strumento: non troveremo mai due sezioni di madreperla o di osso uguali l’una all’altra.

Le VERNICI vengono realizzate con RESINE NATURALI (animali o vegetali), secondo antiche ricette: sono perciò atossiche e formano un film molto sottile e acusticamente “trasparente”, che non smorza le vibrazioni.

Le COLLE che utilizzo sono per lo più ANIMALI, realizzate con scarti di produzione, come quelle di un tempo o comunque ATOSSICHE.

Nel mio laboratorio vige il principio del

LOCALISMO

Sempre in un’ottica di sostenibilità e di supporto all’economia locale, scelgo per i miei strumenti materie prime provenienti da luoghi il più possibile vicini al mio laboratorio. Questo è estremamente importante soprattutto per il legname: forse non molti sanno che, a causa della massiccia importazione di essenze lignee esotiche (i tanto amati palissandro, ebano e mogano) molte delle foreste dei Paesi esportatori versano ora in condizioni disperate. Il danno è duplice perché le nostre essenze locali, diverse di regione in regione e di straordinaria qualità, vanno perdendosi perché di scarso interesse per il mercato che tende a seguire le mode!

Cerco, inoltre, di realizzare in sede tutto ciò che mi è possibile e che riguarda componentistica ed elettronica (parti meccaniche, manopole e pickups, ad esempio).

Leggendo quanto scritto, qualcuno penserà “Be’, ovvio, questo è il lavoro di ogni artigiano!”. Al giorno d’oggi, in realtà, è bene non dare per scontato che quella descritta sia la prassi.